venerdì 8 novembre 2013

Strategia preventiva


Questa mattina a colazione. Prima di andare a scuola:

Mia figlia Chiara:"sei stanca?"
Mia moglie:"chi?"
Mia figlia :"tu!"
Mia moglie:"no amore, grazie! "
Mia figlia:"allora mi leggi puppe" (libro finlandese di un cane ballerino)....


 

Se non fosse ancora chiaro...
il pomeriggio prima, poco prima di andare a dormire..


Mia figlia :"Mamma, cacca!! pipí!!"
Mia moglie:"Presto! Presto!"
Mia figlia :"Mamma mi leggi Puppe"
Mia moglie:"No amore, mamma é stanca e dobbiamo andare a fare la ninna..."



A quando il primo risiko amore mio????

giovedì 4 luglio 2013

Lettera aperta aperta a Nadia Somma

Gentile Nadia Somma, 

Ho letto con molta attenzione il suo articolo e mi permetto di condividere con lei alcuni pensieri su un tema molto importante.

Sono un uomo, marito, padre e il femminicidio mi spaventa tantissimo.

Mi spaventano e disgustano articoli, affermazioni che trapelano modi di pensare misogeni/perversi e che subdolamente insinuano che la vittima sia in qualche modo provocatrice.

Al tempo stesso ritengo che non sia la libertà di abbigliamento l'indice con cui stabilire la equità (e non uguaglianza) tra i sessi. 

Penso che la costruzione di una società migliore passi anche attraverso l'educazione alla consapevolezza del proprio valore di uomo/donna, presupposto indispensabile per il riconoscimento di quello altrui. E che questo riconoscimento porti al presentarsi all'altro non in maniera esclusivamente seduttiva, e perché no rivalutando il pudore che altro non é che uno strumento per custodirsi e valorizzarsi.

Mi rendo conto della difficoltá di affrontare con completezza un simile tema, e spero che lei capisca anche il limite ello stumento dei "Commenti" e giustifichi eventuali mie mancanze.

mi permetto di suggerile un video che mi ha colpito molto

Con l'auspicio di potersi confrontare con lei 
Cordiali saluti
Alessandro Marin

venerdì 25 gennaio 2013

Non ce la fai..

Si dice che S. Agostino stesse passeggiando su una spiaggia, metidando il mistero della trinità quando vide un bambino, un angelo per la tradizione, che raccoglieva l' acqua dal mare in un secchiello, e la metteva in una buca nella sabbia.
S.Agostino chiese al fanciullo <<Cosa stai facendo?>> ed egli rispose <<voglio mettere l' acqua del mare nella buca>>. Di fronte all' impossibilità dell 'impresa S. Agostino comprese che per quanto si sforzasse, non poteva farcela con il suo cervello a comprendere tutti i misteri che lo circondavano.

Ora: togliete la spiaggia e mettete il bagno; togliete il secchiello e mettete un pezzo di carta igienica grosso come un unghia; togliete il mare e metteteci una pozza d'acqua intorno al water.. come ulteriore dettaglio, un rotolo di carta igienica intero buttato nel water..

Al posto dell' angelo metteteci mia figlia, accovacciata con questo pezzetto di carta igienica circondata da un velo di silenzio.
Entro in bagno, vedo la scena, chiamo mia moglie -non potevo farle perdere questo momento- e chiedo <<Chiara, che stai facendo?>>.. e lei, con la faccetta mortificata <<pulisce, Chiara..>>

Inutile! per quanto ti sforzi, non ce la fai ad arrabbiarti!

martedì 22 gennaio 2013

Le Prime volte

Non appena un pupo entra nella tua vita nasce il desiderio di non perdersi le sue Prime esperienze: il suo tirarsi su, il suo prendere un oggetto, i suoi primi passi e poi mano mano la sua prima pappa fino al suo primo giorno di scuola.

In realtà anche la tua vita si riempie di prime volte e si rinnova come quando per la prima volta la prendi in braccio; prenderla in braccio la prima volta è stato emozionantissimo ma al tempo stesso la sua fragilità e la mia inesperienza mi rendeva timoroso per paura di essere maldestro.

Ieri ho assistito a una "Prima volta" a sorpresa, una di quelle che non ti aspetti che non puoi pianificare e che mi ha emozionato tantissimo..

Con Chiara stavamo vedendo alcune foto al pc e le ho chiesto: <<Vuoi vedere un video di Chiara da Piccola?>> e lei <<Siii!!!>> con l' acuto sulla "i" che tanto la contraddistingue!
Al che le ho fatto vedere il primo video che ho di lei, in cui ha meno di 10 giorni e, in braccio alla mamma, dopo una poppata, ascolta Vivaldi.

Chira per la prima volta si è.... commossa.

Io la vedevo con gli occhi lucidi e le chiedevo mentre vedevamo il video <<Sono belle mamma e Chiara?>> e lei risondeva sorridendo <<Si..>>, ma i lacrimoni le cadevano giù per il viso..
e poi voleva rivederlo e ancora, e ancora, e ancora...

Aveva visto qualcosa di talmente bello che il cuore non ha retto e doveva buttar fuori tutte quelle emozioni.. e da dove, se non dallo specchio dell' anima?
Ascoltando il pianto, la mamma è arrivata pensando che la pupetta fosse caduta... e dopo mamma e figlia si sono riviste in quella scena di quasi due anni prima...

Bello, bello, bello.

Che dire "E quant'è bello chiagnere!"


lunedì 5 novembre 2012

Come si chiama il giocattolo...??

Francesca mia moglie ha regalato a Chiara una sua bambola... un giocattolo di quando lei era piccola.
Fa molto contrasto con gli alri giochi di Chiara, sia per il materiale, sia per i colori sia per l' abbigliamento. Chiara gli ha dato il nome di una bambina che ha conosciuto al mare: Maya.

Domenica pomeriggio rientrando a casa, la nonna di Chiara, mia madre, interrogava Chiara e le chiedeva: <<Come si Chiama il cagnolino?>> e Chiara <<Timmy>> con chiare note acute sulla "i".
Seconda domanda <<come si chiama il la bambola che Chiara mette sul passeggino>> e Chiara  <<Bimba>> il nome di una bambola "moderna"[...] e infine <<Come si Chiama l' altra bimba? il giocattolo di mamma?>> e mia figlia <<Chiara!>> con note acute sulla prima "a"..
Noi ovviamente tutti a ridere..

In quel momento Chiara aveva rivelato una verità forse già palese!
Lei e la mamma sono due grandi compagne di giochi!! Si divertono da morire..
e anche se crescendo Chiara giustamente preferirà altre compagnie, è straordinario gustarsi questo tempo!

e tu? sei il giocatto di qualcuno??
Divertiti
Ale

venerdì 26 ottobre 2012

Midrash -Il rabbino e la chiave-

Qualche giorno fa, ascoltavo la spiegazione del primo canto di Dante fatta da Benigni a Firenze,
purtroppo il video non é piú on line (dannati diritti) magari lo rimettono ...

e mi ha colpito questa midrash che lui ha raccontato (ascoltata sarebbe stata meglio del resto é una midrash..):

"Una sera, un rabbino tornando a casa dalla preghiera, vide un uomo a carponi sotto un lampione. <<Cosa cerchi?>> gli chiese,  <<ho perso la chiave>> rispose l'uomo. Chiede allora il rabbino: <<Come l'hai persa?>> , <<mi é caduta lí.>> disse l'uomo indicando un punto lontano nel buio. <<E come mai la cerchi qui?>> chiese il rabbino, <<perché qui si vede!>>."

Questo racconto mi colpiva particolarmente  perché, subito dopo averla raccontata, Benigni ne dava un ' interpretazione che era esattamente esattamente il contrario di quella che davo io.


Spero tanto di raccontare a Chiara delle belle storie e di passare tanto tempo ad ascoltare le sue..
Ale
ps tu come la interpreti??

giovedì 18 ottobre 2012

ma tu sei padre o figlio?

correva l' anno 2009 e io ero ancora alla ricerca di me stesso...

Era estate e faceva caldo e io vestivo a mo di santone: barba lunga ma curata, camicia indiana rossa,  una delle mie preferite -Thanks Arun :) - e incontrai in casa di amici (quanti cambiamenti da allora.. vero Mattè?) una bimba che mi guardò e mi interrogò: ma tu sei un padre o figlio ?

L' afasia mi colpì perchè con quella semplice domanda qualcuno mi stava scrutando.
Voleva sapere quale parte dell' albero della vita io fossi, se una foglia o un ramo.

Magari la domanda mirava solo a sapere quanto vecchio fossi, visto che forse lo sembravo ma non troppo...

Da quando il Signore ha donato a me e a mia moglie Fra nostra figlia,  sperimento la bellezza di poter dare una nuova risposta a quella domanda pur rimanendo figlio ma scoprendo la bellezza di essere padre...
Da qui il titolo di questo Blog dove spero di condividere con voi le gioie di questa esperienza.

Ale